Immagina di “coltivare” il mare.
Questa è stata la mia idea quando ho presentato il mio lavoro a Sgarbi nel 2015 per partecipare a EXPOARTEITALIANA.
Perchè vi racconto questo?
Non solo per mostrarvi la mia opera ma per presentarvi Giorgia Negroni e il suo progetto.
Ecco la sua storia.
“Da bambina andavo in campeggio al mare e il mare dell’alto Adriatico mi piaceva tanto. Soprattutto adoravo l’odore di salsedine, la schiuma bianca delle onde sulla sabbia, la risacca, la vastità impetuosa. Questo è un ricordo lontano, quasi fisico, ma che percepisco ancora molto vivo e reale quando vedo un’immagine del mare.
L’anno scorso all’inizio dell’estate ho camminato un paio d’ore a piedi scalzi sulla battigia delle stesse spiagge di quand’ero bambina ma forse per il caldo afoso, forse per il cielo caliginoso di una giornata senza sole, il mare mi è sembrato una distesa plumbea che all’orizzonte si sfocava e fondeva con il cielo. L’acqua sembrava un brodo scuro e poco penetrabile, le onde accompagnavano mollemente chiazze opache e piccoli detriti galleggianti, adagiandoli sui frantumi delle conchiglie e sulle dimenticanze di una umanità distratta.
Ecco, ho dipinto un mare brutto mentre Antonella dipinge mari bellissimi, acque limpide, scorci intensi, quiete o fragore, ma osservate! I suoi mari rappresentano l’infinita fluidità di un ambiente puro, quello che tutti profondamente e intimamente vogliamo vedere e vivere. Sì, perché mantenere pulito l’ambiente marino è una responsabilità che la specie umana disattende, non solo per negligenza. Pensate mai a cosa viene riversato nelle acque reflue? Avete prenotato una vacanza sull’isola di plastica al largo dell’arcipelago toscano o un ombrellone sulle spiagge bianche del litorale di Rosignano, per tuffarvi nelle splendide acque celesti ma tutt’altro che cristalline?
Un dato che ci riguarda: un report del 2020 dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) dal titolo “The Mediterranean: Mare Plasticum” ha evidenziato la presenza di oltre un milione di tonnellate di plastica nel Mediterraneo: il 94% è costituita da macroplastiche ed il restante 6% da microplastiche. Il Mar Mediterraneo raggiunge inoltre un triste primato: nelle sue acque si trova la più alta concentrazione di microplastiche mai misurata nei fondali marini: 1,9 milioni di frammenti per metro quadrato.
Da tantissimi anni ho scelto di contribuire a rendere il pianeta un posto più pulito in cui vivere e lasciar vivere le specie che lo abitano, così la mia buona pratica è diventata anche il mio lavoro. Distribuisco i prodotti di ENJO, un’azienda austriaca che da più di trent’anni produce fibre e strumenti per la pulizia domestica, la cura del corpo e degli animali utilizzando una sofisticata tecnologia per ottenere un livello di igiene 6 volte superiore rispetto ad un sistema tradizionale ma utilizzando solo poca acqua fredda. Il progetto di ecosostenibilità ed economia circolare, i vantaggi sulla salute personale e del pianeta, il risparmio, l’etica e l’alta qualità dei prodotti rappresentano le scelte di vita della mia famiglia e riflettono l’attenzione al futuro del pianeta e dei suoi abitanti.
Potete trovare i prodotti qui:
Rispetto e cura per i nostri animali Niente sostanze irritanti e igiene sicure anche per le creature delicate o che amano l’acqua, ma solo da bere!
Pulire la pelle in profondità, eliminare le tossine, ossigenare i tessuti sono cure importanti e possiamo purificarci utilizzando solo acqua pura
Adottare pratiche di pulizia domestica senza sporcare l’ambiente è facile, basta volerlo